mercoledì 16 settembre 2009

Quotidianamente.





Alle 7:00 in punto la prima sveglia inizia a trillare. Alle 7:15 anche la seconda sveglia, strategicamente disposta in modo da obbligarmi ad abbandonare il piumone color ciliegia, inizia a trillare. Tasto il letto alla ricerca del pantalone a righine bianche e rosa. Medio e anulare premono i tasti della tapparella elettrica. Un vortice di luce inonda i 28 mq della mia abitazione. Mi dirigo verso la Nespresso. Tic. Accesa. Clic. Scorro i canali, supero i telegiornali, le previsioni del tempo e anche l’oroscopo. Arrivo su Mtv. Seleziono il tasto muto. La mattina non ho voglia di sentire nessuno. Cialda azzurra caffè lungo, cialda rossa caffè decaffeinato, cialda viola ristretto. Ho sempre pensato che la libertà di scelta in realtà comportasse una terribile perdita di tempo. Vada per il viola, mi si abbina al pigiama. Ciuf. Aggiungo il latte. Fresco. E parzialmente scremato. Un cucchiaino di zucchero. Dove sono i biscotti? Quattro passi con la tazza in mano. Apro la finestra.











- Le immagini sono di http://www.theselby.com/

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